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Meningococco : discussioni sui vaccini
 

I vaccini contro meningococco C e contro pneumococco, due degli agenti responsabili dello sviluppo di meningiti che possono avere esito fatale, sono disponibili sul mercato. Finora, però, non si è ritenuto necessario far rientrare queste vaccinazioni tra quelle offerte e raccomandate dal servizio sanitario nazionale . L'incidenza della meningite nel nostro paese non costituisce infatti un problema ingente di sanità pubblica, tuttavia la percezione del rischio legata a questa malattia è tale da sollevare il dubbio sulla utilità di vaccinare tutti i bambini.

L'argomento è oggetto di dibattito, come dimostrano anche i numerosi articoli apparsi sui giornali nelle prime settimane di gennaio, dopo gli ultimi casi di meningite registrati a febbraio. Segnale di questo interesse è anche la vivace discussione che si sta sviluppando in questo periodo sulle pagine di EpiCentro: da fine gennaio, infatti, abbiamo ricevuto numerosi contributi. Questa settimana pubblichiamo il commento di Vittorio Demicheli, responsabile del Servizio sovrazonale di epidemiologia Asl 20 Alessandria.


24 marzo 2005
Le meningiti e il nuovo Piano nazionale vaccini
Vittorio Demicheli - Servizio sovrazonale di epidemiologia, Asl 20 Alessandria
In Italia alcune Regioni hanno deciso di vaccinare tutti i bambini e altre di non fare nulla: manca quindi un criterio decisionale condiviso. In campo vaccinale non può essere adottato il principio che ogni nuovo vaccino, siccome è efficace, va subito introdotto all'uso di popolazione . Le risorse sono infatti limitate: non parlo dei soldi, ma delle risorse organizzative, della capacità di comunicazione, della buona volontà. La verità è che la nostra capacità di raggiungere coperture vaccinali elevate è ancora insufficiente e non omogenea. E il nodo delle priorità, tra i vaccini e tra gli interventi di prevenzione, rimane ancora irrisolto.


17 marzo 2005
Prima di tutto rafforzare la sorveglianza e la macchina organizzativa
Michele Gangemi e Luisella Grandori, Associazione culturale pediatri
L'attuale sistema di sorveglianza delle meningiti è lacunoso, non sul fronte dell'analisi dei dati ma su quello della loro raccolta. I dati che pervengono sono infatti incompleti e non consentono un monitoraggio e una conoscenza adeguata delle realtà territoriali. Per valutare quali strategie siano più opportune, è quindi necessario rafforzare il sistema di sorveglianza, migliorandone anche gli aspetti organizzativi e di coordinamento.


10 marzo 2005
La vaccinazione antimeningococco C in Toscana
Emanuela Balocchini - Responsabile settore igiene pubblica, Direzione generale diritto alla salute e politiche di solidarietà, Regione Toscana
La giunta regionale della Toscana ha inserito nel proprio calendario delle vaccinazioni la vaccinazione antimeningococco C, con offerta attiva e gratuita del vaccino nella fascia 0-5 anni. Ecco tutti i perché di questa scelta.


I vaccini, il counselling e l'opinione degli operatori
Alessandro Lizioli, Direzione generale sanità - Regione Lombardia
Credo che la vaccinologia troverà nella genetica moltissime soluzioni a molti problemi. Soluzioni che avranno sempre e un solo nome: vaccino. Che non è male, almeno per me, ma che conduce a valutazioni a priori non omogenee. Parlare di effetti collaterali del vaccino, alla luce di numerosi anni di vaccinazione anti meningococco nel Regno Unito, mi sembra francamente ingenuo. Se abbiamo paura di non farcela in termini organizzativi, questo non è responsabilità dei vaccini ma della nostra formazione.

3 marzo 2005
Le infezioni da meningococco: quante sono le sepsi e quante le meningiti?
Marta Ciofi degli Atti, Paola Mastrantonio, Maria Grazia Caporali, Lucia Pastore Celentano, Tonino Sofia - Istituto superiore di sanità
I dati sulle meningiti batteriche provengono dal sistema nazionale di sorveglianza. Tuttavia, considerato che il meningococco causa spesso un quadro clinico di sepsi che può evolvere o coesistere con le manifestazioni cliniche della meningite, il sistema di sorveglianza prevede che per la Neisseria meningitidis venga effettuata la segnalazione di tutte le forme invasive. Quindi, anche se nella presentazione dei risultati e nei precedenti interventi si fa riferimento alle meningiti da meningocco, in realtà i dati includono anche le sepsi.

24 febbraio 2005
Il viraggio da B a C del meningococco in Italia - Giorgio Bartolozzi, pediatra, Firenze
Dopo un periodo di prevalenza del sierogruppo B, da metà anni '90 fino al 2002, c'è nuovamente un cambiamento nel rapporto C/C+B, anche se il numero di casi totali rimane perlopiù invariato. Le modificazioni epidemiologiche in atto richiedono però un cambiamento di comportamento nei confronti della vaccinazione contro il meningococco C.

17 febbraio 2005
Vaccini anti meningiti: attenzione alle conseguenze - Luigi Macchi, Anna Pavan, Maria Gramegna, Direzione generale sanità, Regione Lombardia
In merito alla questione della vaccinazione contro il meningococco, la domanda cruciale non è "Ci sono le condizioni epidemiologiche che impongono di introdurre il vaccino?", ma "Che conseguenze può avere, sulla collettività, la vaccinazione al di sotto del valore soglia?". L'opinione pubblica e i politici chiedono risposte risolutive: responsabilità di chi elabora strategie è evitare interventi che, pur rassicuranti nel breve periodo, implicano ricadute nulle o addirittura negative.

Meningococco C: che fare? - Alberto E. Tozzi, U.O. Epidemiologia, ospedale Bambino Gesù, Roma
Data la bassa incidenza della malattia la vaccinazione contro il meningococco C potrebbe rappresentare un uso inefficiente delle risorse sanitarie. Ma è un vaccino che potrebbe salvare alcune vite. Penso che sia opportuno considerare la possibilità di vaccinare tutta la popolazione infantile gratuitamente con un percorso graduale orientato alla lettura dei dati locali per favorire l'intervento nelle Regioni con incidenza più alta.


3 febbraio 2005
L'offerta della vaccinazione contro il meningococco C del servizio pubblico - Renato Pizzuti, Osservatorio epidemiologico regione Campania, Napoli
Stando ai dati di incidenza della malattia, l'adozione universale della vaccinazione come misura prioritaria di sanità pubblica non sembra essere la soluzione al problema. Allo stesso tempo, però, deve essere garantita sia una corretta informazione alla popolazione, sia la disponibilità del vaccino, gratuita o con partecipazione alla spesa secondo gli orientamenti regionali, da parte del servizio pubblico presso le Asl.


27 gennaio 2005
Meningite da meningococco C: alcune riflessioni - Franco Barghini, Osservatorio epidemiologico, Asl 12 Viareggio, regione Toscana
In Italia la situazione epidemiologica e la diffusione del meningococco fa sì che questo tipo di meningite non sia un problema di sanità pubblica. Questo non significa che la percezione del rischio di malattia non sia alta e non sia più che giustificato: pertanto devono essere fatte alcune considerazioni nei confronti della vaccinazione come intervento di prevenzione individuale.


La vaccinazione contro il meningococco C. La situazione in Europa e in Italia - Marta Ciofi degli Atti, Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Istituto superiore di sanità, Roma
In Italia l'incidenza di meningiti meningococciche è inferiore a 1 caso per 100.000 e si sta osservando un progressivo incremento dei casi da gruppo C. Siamo quindi di fronte a un cambiamento della situazione epidemiologica nazionale, che rende necessaria una riflessione sulla opportunità di offrire su larga scala la vaccinazione contro il meningococco C.


Tratto dal sito di epicentro.it